Sardegna, Sicilia, quindi dalla Calabria alla Liguria lungo l’Appennino, la spina dorsale d’Italia, per poi proseguire lungo l’Arco Alpino fino a giungere a Muggia. Tutto questo seguendo il Sentiero Italia CAI, un progetto nato all’inizio degli anni ‘90 e fino a poco tempo fa totalmente dimenticato. Per questo motivo ho limitato l’utilizzo di sistemi Gps alla semplice funzione di tracciatura e di emergenza, lasciando spazio alla cartografia tradizionale per tutto quello che è stata la programmazione giornaliera delle tappe e l’orientamento.
In Solitaria 2021 è stata un’esperienza di sopravvivenza completamente ecosostenibile di vita nella natura, che ha comportato fatica, rischi e pericoli, ma soprattutto un’immersione completa in un ambiente che l’uomo d’oggi non conosce più.
Per riuscire a mantenere la filosofia del viaggio lento, ecosostenibile e totalmente a navigazione analogica durante tutto il periodo della spedizione, finito il tracciato in Sardegna ho affrontato le 185 miglia marine che la separano dalla Sicilia a remi, e così è stato anche per lo Stretto di Messina e il Lago Maggiore.
Sarà per me un’esperienza unica, mai provata prima, che ha portato un nuovo primato sul Sentiero Italia, completato totalmente utilizzando la forza di gambe e braccia anche per gli spostamenti marini e senza l’ausilio di sistemi di navigazione digitali.